Lo avevo scritto recentemente, l’Italia si sta digitalizzando e uno dei fattori trainanti, prima ancora della penetrazione internet (ancora inferiore del 10% alla media europea) è sempre il mobile, specie se abbinato all’uso dei social (penetrazione da mobile del 3% oltre la media europea a parità di percentuale di utenti social attivi).

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Fonte: We Are Social “Digital in 2016

E’ quanto viene ribadito dalla ricerca Digital in 2016 di We Are Social, che anche a livello global mostra un segno “più” in tutti i parametri rispetto al 2015, con evidenze molto significative sui dispositivi che le persone usano per visitare pagine web visto che si tende a usare sempre meno il computer (56%, -9% rispetto allo scorso anno), e sempre più lo smartphone con una percentuale che raggiunge il 39% (+21% rispetto al 2015) per questo tipo di attività.

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Fonte: We Are Social

Se poi ci spostiamo sul terreno degli acquisti, con i dati del recentissimo Osservatorio MobileB2C StrategyOsservatorio MobileB2C Strategy, troviamo altri dati molto espliciti: “Il 77% dei Mobile Surfer utilizza lo Smartphone nelle varie fasi del processo d’acquisto: il 57% lo impiega nel percorso di acquisto di prodotti di Elettronica, il 53% per Abbigliamento e accessori e il 27% per la Spesa alimentare“, afferma Guido Argieri di Doxa. “Lo Smartphone gioca un ruolo di primo piano anche nelle promo: la percentuale dei Mobile Surfer che confronta prezzi e promozioni o sfoglia volantini fuori dal negozio via Smartphone passa dal 45% del 2014 al 55% del 2015, mentre chi svolge le stesse attività in negozio cresce dal 31% al 34%.

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Perché dunque il titolo del post? Semplicemente perché non ci sono molto alternative a una strategia di Mobile Transformation da parte delle aziende, nel corso del 2014 è di massima maturata la consapevolezza che lo Smartphone sia un touch point necessario nelle strategie di relazione e fidelizzazione dei consumatori e un catalizzatore degli altri punti di contatto. Ora l’urgenza si fa molto stringente, in molte aziende il percorso è partito ma, come vedete dai dati sotto, non tutti sono già sufficientemente avanti (infografica completa qui).

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fonte: Osservatori.net

Di certo il Mobile Advertising è cresciuto del 53% tra il 2014 e il 2015 raggiungendo un valore di 462 milioni di euro e una quota pari al 21% dell’Internet Advertising e al 6% del totale dei mezzi pubblicitari (raddoppiati di nuovo i Social Network, con quasi il 60% degli introiti pubblicitari grazie agli annunci visualizzati su Smartphone).

Ma la mobile transformation non è solo adv, quanto piuttosto un processo esteso di cambio tecnologico, di procedure, di skills interne alle aziende.

E voi che percezione avete? Ancora una volta il consumatore e l’ecosistema sono scappati in avanti rispetto alle aziende?