Lo spunto per questo breve post me lo ha dato una conversazione su Linkedin iniziata da Mauro Lupi, che iniziava dicendo che rispetto alle aziende italiane alle prese con la trasformazione digitale “il 66% ha una strategia o la sta implementando, il resto ancora no. Il 28% dei progetti è in capo ai Sistemi informativi, il 21% al CFO, il 18% all’Amministratore delegato. Solo nel 5% dei casi il progetto è guidato dal Direttore marketing”.
I dati vengono da una ricerca di KPMG e IPSOS (qui il link per scaricarla) e Mauro nel post ha sottolineato il focus sull’efficienza che però lascia penalizzato il ruolo del CMO.
Fonte: KPMG – IPOSOS
Personalmente penso che:
- Il tema di chi debba guidare in realtà è relativo e subordinato ad una necessità di cambiamento più ampia, in cui la business transformation (io preferisco chiamarla così, e non sono il solo) deve essere maggiormente un lavoro di squadra, dato che la tecnologia digitale è efficace solo quando incontra anche la cultura interna, le persone e un approccio all’innovazione che vada a cercare del valore reale e non solo “l’effetto wow“.
- Pur senza appiattire troppo la visione sulla sola efficienza bisogna recuperare un po’ di concretezza, molte strutture Digital e/o Innovation infatti non stanno realizzando dei reali risultati di differenziazione (solo un 23% lo fanno, fonte Forrester) e questo sta portando alla chiusura di diverse di queste unità organizzative, specie dove esse siano separate dal resto dell’impresa.
- Le aziende devono diventare più adattive e più agili, dove con questi termini intendo dire che la tecnologia, i processi e soprattutto il modo di pensare non debbano richiedere il tempo oggi quasi sempre eccessivo per cambiare e modificare la rotta quando necessario.
In tutto questo il marketing ha una grande responsabilità, visto che è (o dovrebbe essere) la funzione più nativamente orientata al cliente e alla sua esperienza che sono i veri riferimenti cui la maggior parte delle scelte dovrebbero tendere.
Tuttavia, lo stesso marketing non può non avvalersi del supporto tecnologico dell’IT, con cui dovrebbe muoversi ormai in una relazione di collaborazione nella gestione dei progetti di marketing technology, come auspica Scott Brinker in un suo recente post.
Fonte: https://chiefmartec.com/
La mancanza di collaborazione, oltre che ragione di una cattiva customer experience, diventa anche una fonte di costi importante e quindi ecco che il cerchio con il tema dell’efficienza si chiude.
Che ne pensate? Quali esperienze avete nella vostra organizzazione?
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