L’emergenza Corona Virus per molti versi sta sottolineando le opportunità di una più decisa spinta al cambiamento e i limiti di un atteggiamento troppo resistente in tal senso.
Ho già parlato del Future of Work e della Collaboration (anche a proposito dello Smart Working), oggi invece condivido un’infografica di IDC legata alla capacità di fare innovazione digitale.
IDC prevede che la capacità delle imprese di sviluppare rapidamente la propria innovazione digitale sarà un requisito competitivo fondamentale entro il 2023, poiché oltre la metà dell’economia mondiale sarà guidata da servizi e prodotti digitali.
L’infografica mi sembra molto chiara e ricca di spunti.
Come commento quindi, da una parte quindi le aziende devono continuare ad usare software che comprano o noleggiano in cloud (ERP, CRM, etc.) e dall’altra focalizzarsi sullo sviluppo tecnologia che sia effettivamente incorporata nei propri prodotti e servizi, attingendo attivamente a risorse interne ed esterne.
Qualcosa di molto coerente con la visione di business transformation favorita dalla tech driven innovation di un’altra realtà di ricerca, Forrester, che vede come driver per un’impresa adattiva tre elementi:
1) Flexible core: ossia la modernizzazione delle proprie infrastrutture e l’investimento nei software ERP, CRM etc. di cui sopra;
2) Emerging Innovation: ossia fare leva in modo razionale e intelligente sulle nuove tecnologie emergenti, tra cui quelle legate al software embedded nei prodotti citate da IDC;
3) Future of work: ossia la necessità abilitare nuove modalità di lavorare che ho menzionato all’inizio, oltre che qui con un focus più legato al marketing.
Ho raccontato più in dettaglio di questa visione Forrester qualche tempo fa e, riprendendola insieme con quanto presenta IDC, mi sembra interessante sottolineare che proprio in un momento di grave crisi molti di questi elementi possono aiutarci a immaginare il futuro.
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