E’ una cosa che mi fa divertire un sacco. Aziende strutturate, che investono milioni in analisi e ragionamenti complessi sul target quando arrivano sul web diventato improvvisamente libere da qualsiasi problema strategico.
L’imperativo diventa: facciamo qualcosa, rivolto a qualcuno e vediamo che cosa succede, perché dobbiamo esserci anche noi! Fantastico.
Non tutte le aziende arrivano nella realtà a mettere in pratica questo approccio e molte poi mettono a fuoco la situazione precisando meglio obiettivi, target e costi, la tentazione iniziale però è quasi sempre quella descritta.
Perché accade questo?
Il primo fattore, secondo me, sono le barriere all’ingresso nel web, che sono quasi nulle e comunque di fatto irrilevanti, in termini di paragone, per chi già faccia investimenti pubblicitari in altri mezzi.
A questo si lega la convinzione che la presenza su Internet sia gratuita, cosa che come sappiamo non è propriamente vera.
In secondo luogo c’è poca conoscenza del mezzo all’interno delle aziende, che si affidano in tutto e per tutto a dei professionisti esterni senza avere gli strumenti per valutare realmente il loro operato e senza riuscire a spiegare realmente gli obiettivi da raggiungere.
Terzo, non è così frequente trovare una percezione realistica degli impatti che ha l’essere online, specie in un social web dialogico e incontrollabile: si pensa ancora ad una vetrina pubblicitaria da mettere in piedi una tantum, senza considerare l’aggiornamento nel tempo, monodirezionale.
Questo mio discorso poi può essere esteso al mobile, al digital signage, alle application per smartphone e via discorrendo, con l’unico freno dei costi d’entrata più alti di queste tecnologie.
Personalmente trovo che, per l’importanza che sempre più avranno le nuove tecnologie, sia ormai imprescindibile (e utile) la presenza di una figura di riferimento aziendale (con forme e modi commisurati alle dimensioni) che guidi l’utilizzo di questi strumenti.
Non può essere una funzione isolata ma deve lavorare insieme al resto dello staff per portare realmente dentro la rete l’impresa, che a sua volta deve essere disponibile a dialogare in modo paritetico con questa figura.
Insomma è l’ora della competenza e della fiducia.
Qual è la vostra esperienza in questo senso e che cosa ne pensate?
Maggio 4, 2010 at 10:04 am
penso che la maggior parte delle aziende italiane siano rimaste all’età della pietra e non ci sia speranza per la maggior parte di esse! 😀
A parte gli scherzi non credo che in ita ci sia una cultura evoluta per tanto molte aziende vorranno esserci spendendo il meno possibile, quasi sicuramente non investiranno del denaro su del personale fisso.
Maggio 4, 2010 at 7:20 PM
Ma se tutte le aziende strutturate hanno comunque già la loro strategia, non si tratte semplicemente di capire quali sono i mezzi e gli strumenti adatti per portare agli obiettivi già stabilite dalla strategia stessa?
Maggio 4, 2010 at 8:39 PM
Ciao Margaret, il problema spesso è che tutti i ragionamenti fatti sulla strategia una volta online spariscono, e nasce un nuovo approccio (e un’azienda?) paralleli!
Dunque anche se quello che tu dici è quantomai semplice e logico spesso è anche disatteso.
Maggio 4, 2010 at 10:22 PM
Per mancanza di capacità e fiducia?
Maggio 5, 2010 at 10:47 am
Leggevo il rapporto da Casaleggio sull’ecommerce (http://www.casaleggio.it/pubblicazioni/Ecommerce_in_Italia_2010.pdf) che dice: “Il tema della promozione appare ancora irrisolto visto che gli strumenti disponibili non sembrano dare soluzioni definitive per attrarre i clienti al proprio sito. Il numero delle aziende che non ha ancora trovato una soluzione definitiva alla questione della promozione è il 56%.” E’ una conferma di mancanza di strategia o semplicemente un problema della mancanza di strumenti efficaci?
Maggio 5, 2010 at 5:19 PM
@Margaret, gli strumenti hanno sicuramente dei limiti ma il problema vero è sempre strategico, non posso partire dal come (strumento) per arrivare al perchè (obiettivo).
In più gli strumenti sono complessi e chiedono competenza e tempo da dedicare.
Maggio 12, 2010 at 9:50 am
Thanks for the insight 🙂