Nelle scorse settimane mi è capitato di leggere una serie di articoli, commentare dei post e guardare dei video che in vario modo hanno ispirato questo mio contributo di oggi.
Mi viene da pensare che il web, in particolare quello di tipo social, sia sempre più orientato ad uno dei concetti che non molto tempo fa sembrava secondario e superato: il luogo.
Il primo elemento che salta agli occhi è lo sviluppo dei social media geocalizzati: Foursquare, Google Latitude, Gowalla stanno diventano sempre più interessanti, anche per il business, come ben spiegato in questo post di Vincos Blog.
Anche senza una geolocalizzazione così spinta poi i social network più diffusi, Facebook in primis, sono sempre più utilizzati sui dispositivi mobile, legandosi all’esperienza contestuale dei navigatori.
Ancora, risorse ipertestuali come i QR Code o la realtà aumentata poi si possono legare all’esperienza e alla fruizione di un luogo specifico, così come il più “antico” Blue Tooth.
Infine, oltre al puro tema tecnologico, avverto un’attenzione sempre maggiore all’integrazione fra online e offline nei media sociali, un aspetto strategico che alcune realtà (come l’italiana Connecting-Managers) avevano già individuato diversi anni fa.
L’aggregazione sociale sul nuovo web spesso sente il bisogno di sfociare in momenti di incontro personale che la tecnologia favorisce (e non impedisce) e allo stesso tempo delle realtà assolutamente locali trovano modo di esprimere la loro aggregazione attraverso il social web.
Esempi di quest’ultima tendenza sono tanto i ClubIn quanto i network iperlocali come Mirano Commnuity Network, forme evolute e interessanti di interazione fra locale e globale.
Tutti i nuovi device mobili, a partire dall’iPad, non faranno secondo me che aumentare la dialettica fra chi si muove nello spazio fisico e contestualizzato e i navigatori che seguono questa persona in rete, ovunque essi siano.
Ci sarà da capire al più presto quale potrà essere il modo migliore di utilizzo per le aziende.
Voi che ne dite di tutto ciò?
Ti potrebbe interessare: Seo Google Maps
aprile 28, 2010 at 6:28 PM
Bella riflessione, Gianluigi. Sono d’accordo con te. La geolocalizzazione sta diventando sempre più un elemento fondamentale. Non perché non lo fosse – da sempre – a livello intrinseco in ogni nostra azione o comunicazione, ma semplicemente perché da relativamente poco le tecnologie mobile ci permettono di sfruttarla in modo rilevante per l’utente. E siamo ancora a un livello embrionale, sono convinto, ma già si intravedono delle possibilità per costruire un valore concreto per le marche e per gli utenti.
Penso – ad esempio – al dashboard per le aziende rilasciato recentemente da Foursquare o alla possibilità di comunicare con geo-targeting sulle pagine Facebook.
aprile 29, 2010 at 5:52 am
esatto Stefano, l’importante sarà inquadrare questi strumenti in una prospettiva strategica prima dell’hype e della moda conseguente.
giugno 5, 2010 at 9:39 am
Assolutamente d’accordo, io sono iscritto a flickr, (per chi nn lo sapesse è una community di appassionati di fotografia, detto in parole sppicciole…) e anche qui e possibile marchiare le proprie foto con un geotag…