Lo spunto per questo post mi viene dalla lettura di [mini]marketing, e in particolare da un articolo dal titolo eloquente di “gli interinali dei social media“.
Da attento osservatore Gianluca Diegoli ha scovato su FriendFeed un annuncio di lavoro dove un’agenzia cercava collaboratori part-time per fare social media marketing per un’azienda che a sua volta aveva delegato all’esterno questa attività. Gianluca si chiede “ve le immaginate importanti aziende usare collaboratori esterni non dico come responsabili vendite, ma anche solo come agenti di zona? “.
Il punto è semplice, se si vedono i social media come un’appendice della normale attività pubblicitaria push è piuttosto ovvio che si affidi in modo occasionale all’esterno una diffusione in modalità spamming delle proprie comunicazioni. Se invece si comprende che il cuore del social media marketing è la creazione di una relazione e di un dialogo di lungo periodo con i clienti, beh allora l’attenzione sarà sicuramente diversa.
Outsourcing o insourcing? Anche qui il tema va visto con criterio, come ho scritto in passato non ha senso inventare la ruota ogni volta creando un proprio social media autocostruito e autarchico e d’altronde è piuttosto difficile che un’azienda abbia in partenza al proprio interno le competenze per fare un corretto lavoro nel marketing dell’ascolto.
L’equilibrio ideale dunque è di avere delle risorse interne che dedichino almeno una parte continuativa del loro tempo a seguire in prima linea il dialogo sotto la guida e il supporto consulenziale di esperti qualificati del settore.
Un corretto approccio poi richiede un pensiero strategico che non può essere delegato alle persone più operative, ci deve essere un committment dall’alto e un investimento, più che di denaro, di tempo e attenzione.
Insomma, ben venga l’aiuto esterno ma non cedete la relazione con i vostri clienti a dei partner occasionali, non ha senso creare un nuovo tipo di precari in un paese che in questo settore ha bisogno di esperti! Qual è la vostra esperienza in merito?
marzo 22, 2010 at 1:59 PM
Assolutamente d’accordo con te, è una follia credere di poter delegare all’esterno la comunicazione sui SM. Basti pensare alla velocità di aggiornamenti e pubblicazione contenuti che sta alla base degli strumenti web 2.0. per capire che delegare ad un’agenzia esterna questo lavoro, nel rispetto della filosofia aziendale, significa diluire i tempi di risposta, rendere vischiosa una comunicazione che invece dovrebbe essere immediata e tempestiva. Del resto raramente le aziende al loro interno hanno le risorse necessarie per seguire i progetti web, un buon compromesso potrebbe essere chiari obiettivi strategici interni e collaboratori esterni dedicati al singolo progetto.
marzo 22, 2010 at 3:44 PM
Difficile che le aziende siano strutturate internamente per gestire le proprie attività sui social network (e spesso anche per la comunicazione sul web), però affidarsi ad agenzie che non sono a loro volta organizzate e hanno la necessità di rivolgersi ad altri credo sia l’errore più grande.
Purtroppo quello che ho appena descritto è uno scenario molto attuale.
Se ci si affida a strutture specializzate nel social media marketing che riescono ad avere delle sinergie produttive con il personale dell’azienda si ottimizzano molto i costi e si ottiene un lavoro di qualità.
marzo 22, 2010 at 8:47 PM
Ciao, sicuramente il supporto di professionisti esterni è indispensabile per quasi tutte le aziende, però non si può affidare totalmente ad altro il dialogo con i clienti.
Ci deve essere una crescita e un presidio interno, con il committment dall’alto, ed è ancora raro!
marzo 30, 2010 at 9:36 PM
Ho la netta impressione che molte realtà decidano0 di investire sul social media marketing, perchè fa tendenza e non puoi non essere su Facebook, detto ciò c’e’ una proliferazione di agenzie che si propongono per fare il mestiere.
Alla fine con la commessa in mano, il lavoro finisce a qualche stagista…
Per poi lamentarsi dei risultati. Affidatevi a chi è del settore, perchè è l’unico modo per essere sicuri che non buttiate via soldi.
Seguire le conversazioni è un lavoro che vuole perizia e competenza, oltre a un sacco di tempo. I tecnicismi di gestione delle conversazioni sono poi sicuramente maggiormente eperiti da chi fa solo questo come Sara che ha appena commentato.
marzo 30, 2010 at 10:04 PM
Ho trovato diversi consulenti che vendono il social media marketing come uno strumento di spam su tutti i canali mostrando come risultati la presenza massiccia del brand e le prime posizioni occupate su google. Questo non è social media marketimg ma spam. Social media è dialogo e conversazione, è creare relazioni e se proprio bisogna affidarsi ad una struttura esterna è necessario che all’interno dell’organizzazione sia presente un manager che funga da ponte tra l’organizzazione stessa e l’agenzia affinché le relazioni create non vadano a perdersi nel limbo e ci sia un’unica e solida identità!