Ho avuto la fortuna di partecipare nel giro di una settimana al 4th Iads-Igds IT Executive Meeting (Mestre) e al Forum Italiano Gartner Executive Partners (Napoli), incontrando CIO e analisti tecnologici provenienti dalle maggiori aziende italiane e da tutto il mondo.
Ho dunque avuto modo di sentire moltissime opinioni ed esperienze da cui trarrò senz’altro nuovi post, c’è però un primo tema comune a entrambi gli incontri e che mi piace evidenziare, ossia il mutamento organizzativo che sta interessando le persone che si occupano di tecnologia in aziende per cui quest’ultima non è il core business.
Da un lato infatti il cliente finale ha in mano sempre più tecnologia (smartphone, tablet etc) che lo abilita a interagire con l’azienda e con i propri amici, e questo tipo di device è poco padroneggiato dalle tradizionali strutture IT.
Dall’altro lato internamente alle imprese molte attività innovative sui social network, sul mobile e altri fronti come l’e-commerce sono portati avanti spesso dal marketing o da altri dipartimenti, che non coinvolgono in questo il mondo IT.
Alla fine però il cerchio si chiude perché tutti questi strumenti richiedono, presto o tardi, un’integrazione con i sistemi gestionali dell’azienda (che frequentemente non sono adeguati alle nuove necessità), coinvolgendo solo a quel punto il personale che in precedenza non aveva partecipato.
Mi ritrovo molto in questa constatazione, anche perché il mio ruolo in azienda mi porta quotidianamente a portare avanti l’innovazione coordinando le persone di marketing e del business in genere con chi gestisce i sistemi informativi.
Inoltre ciò conferma la mia visione sui nuovi media, che richiedono ormai una professionalità in grado di disegnare la strategia, con il know how complessivo di più aspetti e la capacità di dialogare con tutte le aree aziendali.
A medio termine dunque sarà sempre più necessario affrontare le nuove sfide, come ad esempio the big data (ossia l’analisi coordinata delle quantità enormi di dati che vengono da social, customer care etc.), con nuovi professionisti e un diverso modo di organizzare le risorse in azienda.
Secondo voi siamo pronti? Che esperienze avete in merito?
ottobre 3, 2011 at 8:50 am
Mi ritrovo in quello che dici, specialmente per quanto riguarda l’interazione con i professionisti informatici: mancano le competenze strategiche. Ed è un esigenza nata da poco, prima dell’avvento dei Social Media non era fondamentale. E adesso c’è questo gap, difficile da colmare, perchè trasferire loro certi concetti non è certo immediato.
ottobre 8, 2011 at 6:08 PM
Gianluigi hai toccato un punto fondamentale e critico per le aziende nel futuro prossimo (ma anche per il presente)
Non è però solo un problema di carenza di visione strategica del business dei CIO/IT Manager (grande sfida per questi personaggi), ma anche della poca capacità di lavorare in team “trasversali” nelle piccole-medie aziende italiane.
Passo molto del mio tempo in azienda per “ricucire” strategie e scelte ottimizzate solamente per un settore, mktg, commerciale, e così via, in un ottica “aziendale”.
Addirittura mi è stato chiesto di apportare modifiche a procedure aziendali senza “avvertire” gli altri settori aziendali per non dover gestire il conflitto/confronto…..