Pochi giorni dopo la notizia della scomparsa di Gianroberto Casaleggio mi è capitato sotto le mani su Amazon Unlimited il suo ultimo libro “Veni Vidi Web“ (novembre 2015, Adagio editore) e ho deciso di leggerlo, pensando soprattutto alla persona come pensatore innovativo prima che all’ideologo di un movimento politico.
Ho sempre letto e usato infatti per il mio lavoro e per le mie docenze le ricerche sull’e-commerce della Casaleggio e Associati ben prima che questo nome diventasse noto al grande pubblico, con tutte le dovute problematiche e distinguo.
È un libro molto “web”, con capitoli brevi, testi scorrevoli, concetti rapidi e quindi si può leggere in un solo giorno, il che è coerente con l’autore che tra le altre cose profetizza la fine della carta e che quindi di certo non avrebbe potuto scrivere un tomo.
Non è semplice riassumere i concetti espressi, piuttosto vari, ma il tema è ben chiaro: Internet e il web stanno provocando un cambiamento politico, economico, culturale ed organizzativo ad ampio raggio che è qui per restare.
Che cosa mi è piaciuto
- I riferimenti culturali a temi non solo tecnologici
- Gli esempi interessanti e un po’ inaspettati a volte
- La volontà di comprensione degli impatti del web sulla società in senso ampio
- La scrittura facile e scorrevole di gran parte del libro
Che cosa non mi è piaciuto
- Alcune visioni un po’ troppo estreme sulla democrazia diretta
- Il tono profetico di alcune parti (specie ultimo capitolo) con quelle visioni che hanno fatto la fortuna di Maurizio Crozza per l’imitazione di Casaleggio.
In sintesi però è una lettura veloce che guida il lettore in delle riflessioni a 360 gradi su come la rete ci abbia cambiato, attraverso il pensiero di una mente comunque brillante e innovativa, al di là di quanto si possa essere d’accordo con il suo pensiero politico.
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