Eccoci di ritorno (sigh!) dopo la pausa delle Feste, con un piccolo post dedicato a un progetto che mi ha colpito in questi giorni, WalmartLabs di Walmart.
Penso che conosciate il colosso del retail made in USA, su cui trovate qui qualche dato, quello che forse non sapete però è che l’azienda, dopo aver comprato Kosmix, ha avviato un vero e proprio laboratorio di social media marketing e e-commerce.
Questa mossa di aprile, che segue da vicino l’acquisizione di BzzAgent da parte di Tesco, si è ora rafforzata in questi giorni con l’acquisto di Small Society, degli sviluppatori di applicazioni mobile.
Una strategia dunque che si prospetta multicanale e molto chiara, come appare dalla mission e dal video di presentazione che trovate qui sotto: ridefinire il futuro del commercio.
Una delle cose che mi ha colpito, oltre alla portata e complessità dell’investimento, è l’attenzione ad uno dei temi più rilevanti e ancora meno conosciuti del digitale: the big data.
Ne ho parlato qualche tempo fa qui, e comunque indirettamente lo tocco ogni volta che cito i social come strumento di ascolto: oggi disponiamo di quantità enormi di dati e dobbiamo strutturarci per riuscire ad analizzarli e mixarli con fonti nuove, come appunto i social e i nuovi strumenti digitali, per ridefinire tutto il nostro business.
Provate a leggere un po’ le offerte di lavoro di WalmartLabs e potrete dare una sbirciata ad alcuni trend e job description del prossimo futuro.
Voi che ne dite? Qualcuno di voi ci sta già lavorando?
gennaio 9, 2012 at 9:42 PM
In Caffeina stiamo portando avanti dei progetti di ricerca con l’Università di Parma (Facoltà di Economia, corso in Trade Marketing e Strategie Commerciali) che vertono su Facebook e come il Retailer può utilizzarlo da diversi punti di vista: non solo le classiche pagine “fan” ma anche la rivalutazione degli strumenti di Marketing tipici del Retailer (in particolare, in questo momento il volantino promozionale per la distribuzione food e dell’elettronica di consumo). Uno dei temi di ricerca che stiamo approcciando verte sull’utilizzo delle informazioni che si possono estrapolare dai social media, sui quali i retailer possono costruire nuovi servizi, anche utilizzando i Social Network come dei livelli su cui costruire (le fondamenta di ieri sono le email, oggi ci sono le reti sociali), portando il business a un livello di integrazione complessivo superiore (oltre al poter offrire servizi avanzati ai propri clienti, sia nel mondo fisico che in quello virtuale).