Questo post mi è stato suggerito dalla lettura di un interessante post di Fabio Sutto su Online-Marketing.it sui nuovi fattori di posizionamento sui motori di ricerca, che ho trovato proprio mentre mi apprestavo a tenere una lezione in un master in cui ero arrivato a conclusioni molti simili.
La link popularity, fattore ancora estremamente importante per il successo un’attività di search engine marketing, è oggi sempre meno una questione di quantità di link in ingresso verso il nostro sito a favore della qualità e del fatto che essi siano il frutto di un interesse spontaneo per le nostre pagine.
Detto questo più in generale trovo che sta maturando, in tutti gli operatori della rete, una maggiore consapevolezza di un fatto semplice e dimenticato: chi usa i motori di ricerca sono gli esseri umani che sono alla ricerca di qualcosa.
Dunque è importante farci trovare ma è anche altrettanto cruciale offrire un risultato che sia prezioso e coerente per il navigatore, ben scritto, accurato, documentato.
Dobbiamo parlare al nostro visitatore, accoglierlo, parlare ad un essere umano e non, come si tende a volte, ad un motore di ricerca, farcendo la pagina di parole chiave a discapito della comunicazione.
Insomma, ben venga il fondamentale lavoro dell’ottimizzazione ma facciamolo sui meta tag ed il codice sorgente e lasciamo che sia la qualità delle nostre pagine a parlare per noi all’utente.
Fabio Sutto nel suo articolo parla di un interessante criterio, il tasso di ritorno sulla SERP, che “indica infatti il comportamento dell’utente che, una volta cliccato su un risultato e non ritenutolo soddisfacente, torna alla lista dei risultati di Google”.
Se i motori applicheranno questa logica potranno veramente dare dei risultati qualitativi che non si basino su siti dalla posizione gonfiata dalla loro ottimizzazione a favore di quelli dalla comunicazione efficace.
Voi che cosa ne pensate?
dicembre 21, 2008 at 10:48 am
Ciao Gianluigi,
grazie per aver segnalato l’intervento.
Penso che sull’analisi del comportamento degli utenti da parte di Google ci sia ancora molto da studiare e scoprire, ma sono altrettanto convinto che quella sia la strada intrapresa e che verrà perfezionata con il tempo.
La cosa aiuterebbe anche a spiegare alcune strane penalizzazioni che ho notato ultimamente.
Un saluto e complimenti per il blog
dicembre 21, 2008 at 5:31 PM
Ciao Fabio, sono d’accordo con te, su questo tema c’è ancora molto da studiare e da scoprire, in ogni caso sono convinto che nel futuro l’attività di SEO/SEM sarà sempre meno una mera questione di codice e riguarderà invece molto di più il tipo e la qualità di contenuto.
Grazie dei complimenti, che ricambio per il vostro bel blog.
Ciao
Gianluigi