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Il Blog di Gianluigi Zarantonello. Strategia, digital transformation, tecnologia e marketing nell'ecosistema digitale

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Italia 2015, un paese sempre più digitale. Voi siete pronti? [Infografica]

L’Italia, nonostante tutto, diventa sempre più digitale: lo dice l’infografica qui sotto con cui voglio iniziare la settimana, tratta dalla ricerca European+ Digital Behaviour Study di ContactLab.

Gli spunti sono tanti e sono caratterizzati da luci (tassi di crescita) e ombre (confronti con altri paesi), da parte mia introduco la lettura dei dati solo con alcune note:

  1. Cresce l’utilizzo del mobile e in generale quello di vari device usati in combinazione (+150%), confermando quell’approccio sempre più multicanale di cui ho già avuto modo di parlare recentemente;
  2. Pur con considerevole ritardo, stiamo diventando confidenti rispetto agli acquisti online (+43%), come racconta anche l’ultimo rapporto dell’Osservatorio E-Commerce b2c;
  3. L’email, nonostante tutte le teorie a riguardo, tiene botta tra gli utenti internet regolari e, oltre ad essere usata dal 95% del campione, presenta ancora tassi importanti di persone (82%) che sono iscritte ad almeno una newsletter. Qui il tema resta sempre l’utilizzo corretto del canale.

infografica_italia_digitale

Senza entrare ulteriormente nel dettaglio quindi trovo che questa crescita abbia di sano il suo aspetto di ecosistema, in cui alcune tecnologie (es. mobile) contribuiscono allo sviluppo di altri canali (es. e-commerce) e al loro raccordo con quelli più tradizionali, come ad esempio il negozio fisico ma anche la televisione nel caso del second screen.

Rispetto all’offerta lato business, e aziende hanno un rapporto conflittuale con il digital in genere (vedi la nicchia del social ad esempio), non da ultimo perché lo inquadrano come sfera a parte invece che come componente trasversale e capillare della strategia e della trasformazione organizzativa.

L’entusiasmo c’è, l’evoluzione del mercato pure: ora è tempo di guardare alla multicanalità in modo maturo e professionale.

Come si informano gli italiani prima di acquistare online [infografica]

Ho ricevuto con piacere ieri e pubblico alcuni dati italiani tratti dall’E-commerce Consumer Behaviour Report a proposito di un fenomeno noto anche come ROPO (research online purchase offline), ossia l’attività di documentarsi in rete su di un bene o servizio da acquistare poi in un negozio tradizionale.

Nello specifico è emerso che quasi tutti gli utenti Internet italiani (94%), soprattutto gli uomini (più della metà, 52%) si informano online prima di fare un acquisto in un negozio tradizionale.

In aggiunta a questi dati va considerato che tre utenti su dieci (28%) tra coloro che hanno già acquistato online s’informano da mobile e c’è anche un buon 12% che cerca informazioni o scambia opinioni sui social network.

L’infografica completa realizzata da ContactLab è disponibile su http://www.contactlab.com/infocommerce-raccolta-info-preacquisto-online

Gli utenti fedeli al non profit e il web, una nuova infografica di ContactLab

Chiudiamo in bellezza l’anno guardando al non profit e al mondo delle Onlus online con un’interessante infografica di ContactLab, sviluppata a corredo del Non Profit Report 2011.

Non Profit Report

Da qui è possibile scaricare l’infografica completa: Gli utenti fedeli al non profit e il web: il dono online e il rapporto coi social network.

Buona fine e buon principio di 2012!

E-mail Marketing Consumer Report, online la versione 2011 del rapporto di Contactlab

ContactLab presenta i risultati di E-mail Marketing Consumer Report, la terza edizione della ricerca europea sull’utilizzo della posta elettronica tra gli utenti Internet di Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.


Email marketing in Europa – Infografica di ContactLab email marketing

Molti e interessanti i dati presentati, che sono visibili nel rapporto completo, sicuramente c’è da evidenziare la vitalità dello strumento email che si pone ancora come complementare ai social media.

Un aspetto che è bene considerare, al di là delle mode.

Buona lettura!

E-commerce Consumer Behaviour Report: lo shopping online tra luci, ombre e qualche sorpresa

Non ho avuto purtroppo modo di partecipare di persona all‘E-commerce Forum del 18 maggio scorso, anche se in parte l’ho seguito in streaming online.

Ho avuto però modo di scaricare “E-commerce Consumer Behaviour Report“, la prima indagine sui comportamenti di acquisto online in Italia, realizzata da ContactLab in collaborazione con Netcomm.


La base dati è assolutamente interessante, 46.000 questionari compilati online dai consumatori, invitati ad esprimere le loro opinioni sulle abitudini di acquisto sulla rete.

Ci sono diversi spunti interessanti, ad esempio rispetto all’età: il 24% di coloro che fanno shopping ha più di 55 anni, mentre gli under 25 sono appena il 3%. Un fatto probabilmente spiegabile con la maggiore disponibilità economica delle fasce d’età più adulte.

Un po’ di diffidenza in più per le donne, secondo me dovuta alla maggiore componente sociale dello shopping fatto in negozio fisici, e una presenza di molto veterani, che acquistano da tempo online, sono aspetti che vengono confermati anche da questa indagine.

Molti fanno acquisti di più beni e servizi diversi (66%), mi immagino in parte anche su siti esteri vista la scarsa presenza di player italiani qualificati nei prodotti tangibili.

E’ bene evidenziare anche la concretezza degli acquirenti, che si concentrano sulla sicurezza del servizio e sulla logistica (il 69% dà importanza ad entrambi i fattori), ossia quelle parti di un progetto di e-commerce che sono spesso poco ponderate quando si costruisce uno shop online.

Il mio commento a margine di questa interessante ricerca, che altri stanno già commentando meglio di me, è che probabilmente in Italia la domanda è molto più avanti dell’offerta.

Le aziende tradizionali sono molto prudenti nell’entrare nell’online business e le vendite multicanale, che sono la regola in UK, nel nostro paese sono praticamente assenti.

Speriamo dunque che ricerche come queste siano di stimolo alle imprese italiane che producono beni tangibili, per far sì che entrino seriamente nel business e-commerce, senza dimenticare di affrontare l’organizzazione della logistica, della sicurezza e dell’assistenza al cliente (che spesso si trascurano).

Altrimenti nei prossimi forum diremo sempre le stesse cose…

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