Oggi mi piace condividere con voi un video che l’amico Michele Polico mi ha inviato, dedicato ad un suo progetto cui partecipo, nel tempo disponibile, con molta soddisfazione: Young Digital Lab.
Questo il commento al video, che e’ stato creato da Gabriele Cuzzulini
Stop! Fermi tutti: i giovani sono cambiati e stanno per cambiare il mondo. E’ finito il tempo del nozionismo e dell’autoritarismo. Basta con i giovani-soldatini obbedienti. I giovani sono cresciuti e ora sono diventati padroni della loro vita. Perciò possono cambiare il mondo. Come? Con le nuove tecnologie, i nuovi media, in una parola sola: internet. E’ il futuro presente, è la tecnologia che ha rivoluzionato la vita. E i giovani sono i creatori, gli utilizzatori, i trasformatori di questa vera e propria energia digitale. Il web non è solo un groviglio di cavi – è il nuovo spazio sociale delle nuove generazioni. E’ il motore che fa viaggiare il cambiamento con l’energia dei giovani.
Young Digital Lab è questo: un network giovane ma già costituito da professionisti dei nuovi media. Insomma, gettate nel cestino i libretti delle istruzioni e non perdete più tempo con vecchie soluzioni fuori tempo massimo. Sono i giovani la nuova tecnologia. Sono gli Young Digitals la nuova realtà del web.
Ormai e’ chiaro a tutti che il social web e, più in generale le nuove tecnologie, sono strumenti che sono entrati nella quotidianità e nella vita delle persone e non si possono più ignorare.
E’ consolante dunque poter vedere dei giovani professionisti del nuovo Internet, di cui le aziende hanno davvero bisogno, che collaborano fra loro e riescono a trasmettere know-how in un settore dove tanti parlano ma pochi davvero sono competenti.
Voi che ne dite?
dicembre 20, 2010 at 4:19 PM
Sarò magari impopolare, ma non basta stare su un social network per fregiarsi paladini del futuro e di un nuovo mondo. Anzi, mi fanno parecchio sorridere i proclama di questo tipo.
Tutto molto coreografico, ma ripulito dal fumo e dalla fuffa non resta alcunchè.
Ho anche qualche riserva sul fatto che le aziende abbiano davvero bisogno di professionisti del nuovo Internet, sempre che di nuovo internet si possa parlare. Io quando posso cerco sempre di raccomandare un buon libro; non credo aggiunga valore se qualcuno poi lo legge su kindle piuttosto che sfogliando la carta.
dicembre 20, 2010 at 9:04 PM
Ciao, libero di esprimere la tua opinione, che rispetto.
Io pero’ ho argomentato le mie posizioni, mi piacerebbe che anche tu lo facessi.
dicembre 21, 2010 at 8:36 am
Proverò ad argomentare meglio. E’mia personale opinione (ma basata su esperienza quotidiana) che la stragrande maggioranza delle informazioni che circolano attraverso i canali/strumenti succitati contengano poco del know-how di cui parli. Blog e siti specialistici, piuttosto che condivisioni su Google docs sono certamente strumenti irrinunciabili, non discuto (e me ne servo ampiamente). Quello che critico (bonariamente) è il generalizzare e soprattutto l’esaltare il mero trascorrere delle ore su Internet o sui social network come se questo fatto costituisse un valore intrinseco di per se. Paradossalmente a volte il mezzo digitale tende ad un degrado della comunicazione. Prendiamo ad esempio i social network. Anche una discussione di respiro generale e oggettivamente interessante tende ad naufragare su argomentazioni spesso scritte di “pancia”, senza riflettere, con lo scopo di dire “presto”. Ecco, questa fretta, alla quale alcuni mezzi digitali ci spingono, degrada il valore del tutto.
Concludendo su come la penso: non esaltiamo il monte ore speso nel digitale di per se stesso. Esaltiamone solo gli esempi virtuosi.
P.S.
Anche il mio primo commento non voleva essere polemico. forse lo è sembrato perché contrastava i toni entusiastici di un post che è parte di un blog, il tuo, che seguo e considero fatto bene.
dicembre 21, 2010 at 5:32 PM
Grazie per la spiegazione.
Sul social media marketing mi sento di dire 2 cose:
a) che sia un bene o un male la gente vi trascorre ore e produce conversazione sui Brand, che non possono far finta di nulla
b) tantissima gente si improvvisa specialista di web e nuove tecnologie (non solo social) seminando disastri.
Da qui la mia visione positiva di un gruppo di lavoro che si occupa professionalmente di questo settore.
Ti ringrazio per il contributo.
Ciao!