Comunicare L’Europa. Campagne elettorali, informazione, comunicazione istituzionale è un volume scritto a più mani e curato da Rolando Marini, uscito presso Morlacchi editore nel 2003.
Il testo è un’analisi a più livelli la comunicazione all’interno dell’Unione Europea e per quanto non sia particolarmente recente è molto utile per capire diverse ragioni che stanno all’origine di alcune delle difficoltà che vive oggi l’Europa dei 25.
Il primo capitolo svolge il tema della sfera pubblica europea attraverso gli strumenti teorici forniti da Habermas e da coloro che hanno sviluppato il suo pensiero, toccando i temi della mediatizzazione e del rapporto fra sfera europea e sfere nazionali.
Il secondo capitolo invece analizza la campagna elettorale europea del 1999 in otto paesi dell’Unione.
Qui dunque si affrontano sia il tipo e la quantità di spazi che questo tema ha conquistato sui media nazionali sia il taglio dato alle notizie, concludendo che c’è stata all’epoca una certa debolezza dello spazio comunicativo europeo rispetto a quelli nazionali.
Nel capitolo tre invece si entra più nel caso specifico italiano, con l’analisi della rappresentazione dell’Unione Europea nella stampa del nostro Paese.
Si tratta di una specifica ricerca pilota di cui vengono preliminarmente illustrati i termini, le modalità, le ipotesi di ricerca, il quadro di riferimento e gli obiettivi.
Anche qui il focus è sulla notiziabilità dei temi europei e sul framing che viene dato loro, con le varie differenze fra i tipi di argomenti e sugli attori dell’arena europea.
Nel quarto capitolo un approccio simile è svolto per la stampa britannica all’arrivo dell’Euro, con all’inizio la presentazione delle differenze fra tabloid e giornali di qualità, la mitologia sulla moneta unica diffusa nell’isola ed in generale un quadro di ricostruzione della situazione della stampa locale che permette di capire al meglio i dati forniti.
Successivamente si apre la seconda parte del libro, dal titolo “Attori, strumenti e campagne della comunicazione istituzionale dell’Unione, il focus quindi si sposta all’interno degli organi di comunicazione dell’UE.
Questa parte del libro si presenta molto articolata ma è possibile avere un’idea dei temi attraverso i titoli dei vari sottocapitoli: l’evoluzione della politica di informazione e comunicazione dell’Unione Europea, gli attori e i mezzi della politica di informazione e comunicazione dell’Unione Europea, gli strumenti ed i mezzi delle attività di informazione e comunicazione dell’Unione Europea, la campagna di comunicazione sull’euro, la campagna di comunicazione sull’allargamento.
In questa ricca e documentata sezione del libro è possibile trovare una quantità veramente notevole di dati ed informazioni mentre le analisi condotte sono puntuali e non risparmiano diverse critiche circa gli errori di comunicazione fatti.
Infine il libro è chiuso da tre ricche appendici sulle istituzioni dell’Europa, sulla storia dell’Unione Europea dal 2000 al 2003 e sulla Carta Fondamentale dei Diritti.
In conclusione il libro si presenta ricchissimo di documentazione (anche bibliografica) e, per quanto sia un po’ datato, permette di capire molti meccanismi in grado di spiegare anche i problemi odierni dell’Unione Europea di oggi.
Per questo può essere utile a studenti, professionisti e a chiunque sia interessato a questi temi.
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